Il Bitcoin è una moneta virtuale, certamente una delle più conosciute al mondo. Questa come tutte le altre criptovalute, differisce dalla moneta corrente perché viene creata, distribuita e scambiata in maniera completamente virtuale, attraverso i computer, e con una tecnologia peer to peer. Il sistema, per intenderci, è quello che viene utilizzato per scaricare film e musica. I file sono conservati su più computer connessi alla rete e tra loro. Da qui è possibile scaricare porzioni di file. Il grande vantaggio è che il bitcoin non svaluta quando, sul mercato, viene immessa nuova moneta. Così, il valore del bitcoin, non subisce l’influenza dell’inflazione come il comune denaro.
Bitcoin: 14 candeline
Il 2008 è stato l’anno in cui Sydney ha ospitato la XXIII Giornata mondiale della gioventù; il senatore Barack Obama è stato eletto come 44º presidente degli Stati Uniti d’America e Satoshi Nakamoto ha inventato Bitcoin, una moneta elettronica che ha rivoluzionato il mondo, anzi, ne ha inventato uno nuovo. Satoshi pubblica i primi whitepaper sul bitcoin e sulla tecnologia che sta alla base, la blockchain, nel 2008-2009. Per farlo prende spunto da Wei Dai, che già tempo prima aveva iniziato a lavorare su una tecnologia per la generazione di una valuta virtuale.
La prima. La più conosciuta. Ma come funziona?
Bitcoin è la prima criptovaluta creata e commercializzata. Il suo simbolo è ฿, e nei mercati viene utilizzato anche BTC o XBT. La tecnologia che fa funzionare bitcoin, è nota come blockchain. Funziona in modo tale da avere una gestione digitalizzata della valuta. Questo significa, come ampiamente annunciato, che la criptovaluta non viene creata da una banca centrale, con conseguente immissione di moneta. Come accade nei sistemi monetari a circuito classico. Nel caso dei bitcoin le monete vengono conservate all’interno di giganteschi database condivisi e fisicamente installati su più computer collegati tra loro alla rete internet. Successivamente alla creazione, sistemi di crittografia a livelli avanzati rendono possibile tracciare le transazioni, generare nuove monete, distriburile ai proprietari e effettuare transazioni.
Il portafoglio dove conservare Bitcoin
Proprio come accade con le classiche monete anche i Bitcoin hanno un portafoglio (rigorosamente virtuale). Queste monete, infatti, vengono salvate e conservate all’interno di un indirizzo bitcoin specifico coto anche come wallet. Questo è formato da una chiave privata e una chiave pubblica. Quest’ultima può essere condivisa con tutti e permette all’utente di sapere sempre dove versare i suoi bitcoin; la chiave privata invece serve per rendere possibile l’accesso a quello specifico portafoglio, e la gestione di transazioni al suo interno.
Investire con cautela
Bitcoin è la prima, la più conosciuta e forse la più gettonata moneta virtuale del momento ma ce ne sono tante altre. Alcune stanno per essere create altre hanno visto il fallimento sul nascere. Il mondo delle criptovalute è affascinante e potrebbe portare gli investitori ad ottenere dei guadagni importanti ma occorre fare attenzione. Le criptovalute, infatti, sono strumenti non regolamentati e altamente speculativi. Non esiste alcuna protezione per i consumatori. Il capitale è sempre a rischio.
2022 previsioni positive per il mercato Cripto
Il 2021 è stato un anno di crescita epica per le criptovalute. Complici, probabilmente, le instabilità legate al periodo post pandemico e le continue oscillazioni delle monete legali. Il mercato ha compiuto un passo importante verso una maggiore e completezza. Parte del merito è dovuto ai token non fungibili (NFT) e all’ingresso annunciato come rivoluzionario del metaverso. Il 2022 potrebbe confermare questo trend positivo anche alla luce della crescente inflazione. Inoltre, si sta cercando di regolamentare i mercato attraverso un quadro normativo definito. Questo possibile sviluppo del mondo cripto condurrà, probabilmente, verso maggiori controlli sull’ecosistema degli asset digitali con una stabilizzazione del settore.