Bonifico errato: è davvero possibile salvare le detrazioni fiscali del Superbonus? Se il bonifico non è “parlante” cosa succede nel caso in cui questo strumento di pagamento sia effettuato per pagare i lavori? L’Agenzia delle Entrate ha fornito valide risposte nel corso della sesta edizione del Forum Nazionale dei Commercialisti ed Esperti Contabili, tenutosi alla fine del mese di gennaio 2023.
Ricorrere all’utilizzo del bonifico ordinario non permette il riconoscimento delle detrazioni previste dal Bonus 110%. L’unica eccezione è quella di provvedere a ripetere il pagamento: l’importo può essere restituito al contribuente, che provvede ad effettuare un nuovo bonifico. Nel caso in cui non si possa procedere ad effettuare un nuovo bonifico, è necessario richiedere la Dichiarazione Sostituzione di atto notorio della ditta che sta svolgendo i lavori di ristrutturazione edilizia. Questa dichiarerà di aver ricevuto le somme e di averle incluse contabilmente.
Superbonus: è possibile perdere l’agevolazione senza bonifico parlante?
I contribuenti, che vogliono beneficiare delle detrazioni fiscali, devono effettuare un bonifico parlante. Questa modalità di pagamento consente il prelievo della ritenuta di 8 punti percentuali. Affinchè il bonifico bancario abbia la sua validità è necessario che contenga le seguenti informazioni:
- codice fiscale del beneficiario della detrazione fiscale;
- numero di Partita IVA o del codice fiscale del soggetto a favore del quale è effettuato il bonifico;
- causale del versamento.
Nel caso in cui venga utilizzato un bonifico ordinario, il contribuente perde il diritto ad ottenere le detrazioni fiscali previste dal Superbonus. Come chiarito dalla stessa Agenzia delle Entrate l’incompleta compilazione del bonifico fa perdere il diritto al riconoscimento della detrazione fiscale.
Il contribuente che volesse beneficiare dell’agevolazione fiscale dovrà ripetere il pagamento. Il contribuente deve farsi restituire l’importo ed effettuare un nuovo bonifico parlante: basta procedere alla compilazione corretta in ogni sua parte in modo tale che possa essere effettuata la ritenuta.
I chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate sul bonifico sbagliato
L’Agenzia delle Entrate ribadisce la posizione presa in precedenza. Cosa succede quando le spese sono sostenute a cavallo di due diversi anni? Si pensi al caso in cui il primo pagamento sia stato effettuato nel 2022 ed il secondo pagamento nel 2023. L’Agenzia delle Entrate con la Circolare n. 43 del 2016 ha chiarito che l’impedimento alla fruizione dell’agevolazione fiscale
“può ritenersi superata anche nei casi in cui non sia possibile ripetere il pagamento mediante bonifico”.
Nel caso in cui non sia possibile ripetere il bonifico parlante, è possibile richiedere la dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà. Con questo documento, la ditta deve dichiarare che le somme sono state correttamente contabilizzate.
Come risolvere l’errore nel Superbonus del Bonifico Sbagliato?
C’è una modalità che consente di risolvere l’errore compiuto per il Superbonus. Si deve procedere a rifare il bonifico. Non sono previste altre soluzioni e non possono essere allegate autodichiarazioni alla documentazione. È necessario ripetere il bonifico, ma sarà poi il compito dell’impresa procedere al rimborso dei soldi percepiti indebitamente. Nel bonifico di reso deve essere indicata questa causale:
“RESO PER ERRATA MODALITA’ DI PAGAMENTO”.
Il bonifico di reso deve essere “parlante”.