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Buoni Fruttiferi Postali: fai attenzione alla prescrizione

Cerchi un investimento a basso rischio? Puoi avere comunque i tuoi profitti, e senza passare notti insonni e in ansia, per un mercato che è sempre imprevedibile. Così, puoi far fruttare i tuoi risparmi attraverso gli interessi. Nel 1924, lo Stato italiano ha introdotto i Buoni Fruttiferi Postali (BFP), un tipo di investimento garantito dallo Stato e considerato molto sicuro, molto poco rischioso e anche molto interessante dal punto di vista del rendimento. Oggi, ad un secolo dalla loro introduzione, qualcosa è cambiato. In questo articolo ti aiuteremo a capire in che modo investire i tuoi risparmi in Buoni Fruttiferi Postali possa ancora essere un vantaggio per te.

Il profitto con i Buoni Fruttiferi Postali

Buoni Fruttiferi Postali ti consentono di versare una somma in denaro (non esiste una soglia minima o massima) e, con il passare degli anni, vedrai questa somma crescere attraverso gli interessi. Nel definire l’entità dei tuoi guadagni, devi tenere conto del fatto che i tuoi profitti possono aumentare in relazione a:

  • La cifra che investi – più è alta, più gli interessi saranno maggiori;
  • La durata del Buono – più è lungo il periodo in cui investi i tuoi soldi, più è facile che crescano i guadagni;
  • Il tipo di Buono – esistono decine di soluzioni diverse, ciascuna con caratteristiche diverse.

Ricorrere ai Buoni Fruttiferi, come già detto nelle prime righe di questo articolo, sembra essere una soluzione a basso rischio. È vero, oggi i profitti non sono entusiasmanti come accadeva qualche decennio fa, ma sembrano essere comunque investimenti sicuri su cui applicare la giusta strategia per ottenere rendimenti rilevanti.

Buoni Fruttiferi Postali rimborso e scadenza

Se investi il tuo capitale in Buoni, puoi sempre richiedere il rimborso. Se richiedi il tuo rimborso prima della scadenza del Buono, però, tale rimborso è limitato alla somma che hai originariamente investito. Niente interessi, quindi, se vuoi riavere il denaro prima della data di scadenza o prima di un determinato periodo di tempo. In base al tipo di Buono, per ricevere degli interessi insieme al tuo capitale originale, dovrai attendere almeno:

  • 2 mesi – per i Buoni Impresa;
  • 6 mesi – per i Buoni a 18 mesi;
  • 12 mesi – per:
    • Buoni Ordinari;
    • Buoni a 3 anni Fedeltà;
    • Buoni a 3 anni;
    • Buoni a 3 anni EXTRA;
    • Buoni Renditalia;
    • Buoni Europa;
    • Buoni RisparmiNuovi;
    • Buoni EreditàSicura.
  • 18 mesi – per:
    • Buoni Indicizzati all’inflazione;
    • Buoni Indicizzati all’inflazione EXTRA;
    • Buoni dedicati ai minori;
    • Buoni Indicizzati a Scadenza;
    • Buoni DiciottomesiPlus.
  • 24 mesi – per:
    • Buoni Premia;
    • Buoni a 2 anni Plus.
  • 36 mesi – per:
    • Buoni 3,50;
    • Buoni a 3 anni Plus;
    • Buoni Fedeltà.
  • 7 anni – per i Buoni 7insieme.

Per i Buoni 3×4, 3x4Fedeltà e 3x4RisparmiNuovi, Poste Italiane spiega che NON sono corrisposti:

  • Gli interessi dei primo triennio, prima dei 3 anni dalla sottoscrizione;
  • Gli interessi del secondo triennio, prima dei 6 anni dalla sottoscrizione;
  • Gli interessi del terzo triennio, prima dei 9 anni dalla sottoscrizione;
  • Gli interessi del quarto triennio, prima dei 12 anni dalla sottoscrizione.

Allo stesso modo, per quanto riguarda i Buoni 170 CDP Premium, 170 CDP Fedeltà, 4×4, 4x4Fedeltà e 4x4RisparmiNuovi, NON sono corrisposti:

  • Gli interessi dei primo quadriennio, prima dei 4 anni dalla sottoscrizione;
  • Gli interessi del secondo quadriennio, prima degli 8 anni dalla sottoscrizione;
  • Gli interessi del terzo quadriennio, prima dei 12 anni dalla sottoscrizione;
  • Gli interessi del quarto quadriennio, prima dei 16 anni dalla sottoscrizione.

Se vuoi conoscere i Buoni Fruttiferi e le varie soluzioni che Poste Italiane può proporti il base alle tue necessità, visita la sezione sui Buoni Fruttiferi Postali del sito di Poste Italiane.

Come riscuotere Buoni Fruttiferi Postali

Prima di parlare di come puoi riscuotere il denaro dai Buoni Fruttiferi, è importante parlare della distinzione tra Buoni cartacei e Buoni dematerializzati. Per i Buoni cartacei, quando sottoscrivi il Buono ti viene consegnato un documento cartaceo che sarà fondamentale per procedere con il rimborso, sia anticipato che a scadenza.

I Buoni dematerializzati, invece, sono rappresentati da una scrittura contabile effettuata su un Libretto di risparmio postale o su un conto corrente BancoPosta. Con un Buono dematerializzato puoi richiedere un rimborso anche parziale. Se sei interessato ad un rimborso parziale del Buono Fruttifero ma possiedi un Buono cartaceo, hai la possibilità di dematerializzarlo, a condizione che il Buono, il Libretto postale o il conto corrente Bancoposta presentino la stessa intestazione.

Vediamo adesso come riscuotere i Buoni Fruttiferi. Come scritto anche sul sito di PosteItaliane, un Buono Postale è riscuotibile in ogni momento e, se sei in possesso di un Buono dematerializzato, puoi anche richiedere un rimborso parziale della somma. Quello che devi fare per rimborsare il tuo Buono è presentarti in qualsiasi Ufficio Postale con il Buono cartaceo e i tuoi documenti d’identità validi per procedere con le procedure di riconoscimento. La riscossione del Buono è immediata se la richiesta avviene nell’Ufficio Postale che ha emesso il Buono, in caso contrario dovrai attendere 4 giorni lavorativi.

Buoni Fruttiferi Postali prescrizione: quando non puoi più riscuotere

Se possiedi dei Buoni Fruttiferi Postali, ricorda che puoi perdere la possibilità di riscuoterli una volta trascorsi 10 anni dalla data di scadenza del Buono. Ti ricordiamo anche che questa evenienza si verifica soltanto nel caso in cui tu sia in possesso di Buoni cartacei. Se possiedi dei Buoni dematerializzati, infatti, il rischio che tu non possa più recuperarli non si presenta perché, una volta scaduto il Buono dematerializzato, questo viene automaticamente rimborsato sul Libretto o sul conto BancoPosta.

Sei interessato a investire in modo redditizio? Affianca la sicurezza dei Buoni Fruttiferi Postali ad altri titoli e tipi di asset: scopri come arricchire il tuo portafoglio.

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