Via al Piano Mattei che consente di rendere l’Italia sempre più indipendente dal gas russo e trasformare il Belpaese in un hub energetico.
L’Esecutivo Meloni mira ad implementare una strategia ambiziosa a seguito della visita della Premier in Algeria per siglare un’intesa sul metano. Il Governo di Centro-Destra punta ad introdurre il Piano Mattei, che deve il suo nome al numero uno dell’ENI, l’imprenditore ed il Dirigente pubblico, Enrico Mattei. Negli anni Cinquanta Mattei sfidò l’oligopolio sul petrolio delle Sette Sorelle: la finalità era quella di rendere l’Italia un player di primo piano di piano internazionale nel commercio di materie energetiche.
La Leader di Fratelli d’Italia Meloni mira ad accompagnare l’Italia verso la svolta in UE e prepara gli acquisti comuni di gas. La finalità è quella di ridurre i prezzi in bolletta energetica, dopo continui incrementi della quotazione della luce e del gas per i cittadini e per le imprese italiane.
Piano Mattei per l’Africa: come funziona?
Il Piano Mattei per l’Africa potrebbe richiedere investimenti comunitari per circa 10 miliardi di euro, secondo quanto previsto dal Ministro degli Esteri Tajani. Per l’Italia l’Algeria è un paese partner commerciale importante e uno dei più importanti produttori di gas naturale e di petrolio. Basti pensare che nel 2021, l’Algeria è il secondo paese fornitore di gas dopo la Federazione russa. In Italia il carburante proveniente dall’Algeria arriva tramite il Transmed, Trans-Mediterranean Pipeline Company Ltd. (TMPC), che collega la stazione di compressione di Capo Bon, Tunisia, al punto di ingresso sulla rete dei gasdotti italiani presso Mazara del Vallo.
Per ridurre l’indipendenza dalla Russia, la Premier Meloni ha in mente di avviare il Piano Mattei: la finalità è quella di instaurare rapporti commerciali con l’Africa. Si tratta di un piano strutturato che richiama quello iniziato dal precedente Premier Draghi. Si tratta di una missione geopolitica, le cui fondamenta sono state gettate dalla stessa Meloni durante la visita ufficiale ad Algeri. Cinque sono state le intese siglate. È stata firmata una dichiarazione congiunta per rafforzare le relazioni commerciali tra l’Italia e l’Algeria. La Premier punta ad un mix energetico, che consenta di liberare l’Italia dalla dipendenza con la Russia.
Piano Mattei: quali sono gli obiettivi?
La Premier Meloni con il Piano Mattei punta a rafforzare i rapporti strategici sul gas, rendendo l’Italia un “ponte” energetico tra Africa ed Europa. L’Algeria è uno Stato nordafricano rilevante per la strategia di approvvigionamento energetico per l’Italia. Ciò consentirebbe anche di abbassare il prezzo della bolletta energetica. (In questo articolo abbiamo parlato dei fattori che influenza la bolletta del gas) Nel primo semestre dello scorso anno l’Algeria è diventato il primo fornitore di gas per l’Italia. In occasione della prima visita ufficiale ad Algeri fatta dalla Presidente Meloni ha dichiarato:
“Sono stata contenta di visitare un giardino dedicato a Enrico Mattei, considerato qui un eroe nazionale. Noi abbiamo questo progetto che ci diamo come orizzonte di legislatura, e cioè il piano Mattei”.
Il Piano Mattei per l’Africa è un progetto ambizioso in cui si individuano le attività, che favoriscono la riduzione di emissioni di gas serra in Algeria. L’obiettivo del Piano Mattei è quello di trovare le opportunità commerciali che aumentano l’esportazione di materia prima energetica in Italia dall’Algeria. Come sottolineato dallo stesso Tajani, il problema energetico nazionale si risolve con accordi commerciali con paesi partner, che hanno la possibilità di fornire le materie prime che poi daranno vita all’energia. Oltre all’Algeria, altri paesi con cui poter siglare intese sono la Tunisia e l’Egitto.
Piano Mattei: la critica mossa dall’AD di Eni Claudio Descalzi
Per rendere il piano Mattei efficiente e strategico è necessario che l’Italia risolva le criticità dei gasdotti, in particolare nell’Italia centrale. Inoltre, la Meloni punta all’introduzione di nuovi rigassificatori nel Meridione italiano, andando incontro alle proteste mosse dai primi cittadini, tra cui il Sindaco di Piombino. Sarà necessario l’intervento dell’ARERA anche per risolvere la “strozzatura” dei gasdotti tra Campania, Abruzzo e Molise.