Il Tasso di interesse neutro è il tasso di interesse a breve termine che prevarrebbe quando l’economia è a piena occupazione e inflazione stabile, ovvero, il tasso al cui livello la politica monetaria non è né restrittiva né espansiva. È una funzione delle caratteristiche sottostanti dell’economia e non è fissata dalla Federal Reserve. Di solito viene discusso in termini reali, cioè sottraendo l’inflazione. Il tasso d’interesse neutro non può essere osservato direttamente ma si può solo stimare.
Perché è importante il tasso di interesse neutro?
È importante perché influenza il modo in cui la Fed giudica se i tassi di interesse che fissa stanno stimolando o frenando l’economia. La Fed può fissare temporaneamente il tasso di riferimento sui fondi federali, il tasso al quale le banche prendono in prestito l’una dall’altra durante la notte, al di sopra del tasso neutro per raffreddare l’economia o al di sotto del tasso neutro per stimolarla. Il tasso neutro è essenzialmente un punto di riferimento per la politica monetaria.
Come è cambiato il livello del tasso d’interesse neutro?
Gli economisti utilizzano diversi modelli per stimare il tasso neutro. Le stime degli economisti della Federal Reserve mettono il tasso neutro reale a circa lo 0,6% come base di partenza di un range che identifica il tasso di interesse neutro ed al fine di identificare i cali e le crescite soprattutto nelle economie avanzate e strutturate.
A partire dalla fine del 2018, però, la Federal Reserve ha approvato una legge interbancaria secondo la quale, le economie avanzate, nella fattispecie Regno Unito e commonwealth, Francia, Canada, ecc. partono dal range dell 1% per considerare un tasso d’interesse neutro
Cosa determina il tasso d’interesse neutro a lungo termine?
Nel lungo periodo, il tasso d’interesse neutro è determinato dalla domanda e dall’offerta di risparmio. Ad esempio, affinché le imprese effettuino nuovi investimenti, hanno bisogno che le famiglie e altri risparmiatori forniscano il capitale per finanziare tale investimento. Pertanto, l’investimento totale nell’economia deve essere uguale al pool di capitale disponibile o di risparmio. Perché ciò avvenga, i tassi di interesse devono essere sufficientemente alti da convincere i risparmiatori a risparmiare e sufficientemente bassi da incentivare i mutuatari a prendere in prestito.
Il tasso di interesse che consente queste dinamiche nel lungo termine è il tasso d’interesse neutro.
Nel tempo, ci sono diversi fattori che possono influenzare l’offerta e la domanda di risparmio, ovvero:
Crescita della produttività: se le aziende sono più produttive, sono in grado di produrre di più da un insieme limitato di risorse. Una maggiore crescita della produttività è generalmente associata a nuove opportunità di investimento che aumentano la domanda di capitale, facendo salire i tassi di interesse. Negli ultimi anni, la crescita della produttività è stata piuttosto bassa , portando al ribasso il tasso neutro.
Stagnazione secolare: Un punto di vista che si concentra sui fattori legati alla domanda aggregata è l’ipotesi di stagnazione secolare. Le banche d’affari ritengono che i risparmi siano aumentati mentre gli investimenti desiderati sono diminuiti a causa di un cambiamento nei fondamentali economici.
In particolare, le aziende moderne richiedono meno capitale per funzionare. Di conseguenza, si evincono tassi d’interesse reale molto bassi per periodi molto lunghi.
Le recenti tendenze dei tassi di interesse fungono come prova che l’economia mondiale ha una carenza cronica di domanda aggregata di nuovi investimenti e che, salvo un significativo stimolo fiscale, i tassi di interesse rimarranno bassi per qualche tempo.
Conclusione
Il tasso di interesse neutro è, quindi, un indicatore importante soprattutto per gli investitori poichè indica il momento più opportuno per entrare in un fondo d’investimento o semplicemente per richiedere liquidità agli istituti di credito.
Essendo, l’economia globale di tipo ciclico, il tasso di interesse neutro rappresenta un momento di stasi economica che precede grandi iperboli di crescita dell’intero sistema economico e finanziario di un Paese.