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Central Bank Digital Currency: è davvero la fine del contante?

Il contante è attualmente il mezzo di pagamento dominante, ma le nuove tecnologie e la crescente domanda di immediatezza da parte dei consumatori stanno cambiando il modo in cui i cittadini europei pagano. Per questo motivo il Consiglio direttivo della BCE ha deciso di portare avanti i lavori sulla possibile emissione di un euro digitale, ossia la Central Bank Digital Currency (CBDC).

Nell’Ottobre 2020 infatti la BCE ha pubblicato il “Report on a digital euro”, mediante il quale ha aperto una consultazione, che durerà fino a metà 2024, sulla possibile implementazione di tale valuta.

L’euro digitale costituisce una nuova forma elettronica del denaro che conosciamo oggi, è equivalente alle banconote e si aggiungerebbe alla valuta materializzata, ma la principale differenza con essa è che i cittadini potrebbero direttamente accendere un conto presso la BCE, eliminando il canale bancario intermedio.

Questo cambio di paradigma potrebbe potenzialmente influenzare la struttura del sistema bancario e i modi attraverso i quali la Banca centrale raggiunge il suo primario obiettivo di mantenere la stabilità monetaria e finanziaria. La BCE attualmente infatti trasmette gli influssi di politica monetaria attraverso le banche commerciali, attraverso il pass through mechanism, stabilendo la quantità di moneta in circolo e i tassi di interesse. Mediante l’euro digitale la politica monetaria potrebbe essere direttamente influenzata dallo scambio di risorse finanziarie tra la Banca Centrale e i cittadini.

La differenza principale tra CBDC e criptovalute

Non sorprende che il concetto di Central Bank Digital Currency sia stato ispirato dal Bitcoin, la criptovaluta creata nel 2009, ma c’è una distinzione significativa tra i due:

  • Il CBDC è emesso e regolato dal governo o da un’istituzione monetaria appropriata di un paese, come ad esempio l’euro digitale sarebbe emesso dalla BCE
  • Bitcoin invece, come altre criptovalute è decentralizzato. Ciò significa che non vi è un’istituzione che vigili sulla correttezza delle transazioni né è stata approvata una regolamentazione specifica, tranne che in alcuni paesi.

Ecco perché alcuni paesi hanno rivoluzionato il concetto di criptovaluta e hanno sviluppato CBDC, una moneta elettronica regolamentata e facile da usare, oltre che meno esposta alle fluttuazioni di mercato rispetto al Bitcoin.

Pro

Una moneta digitale avrebbe, tra gli altri, i vantaggi di:

  • incoraggiare il processo di digitalizzazione dei pagamenti, offrendo transazioni più veloci e sicure;
  • ridurre il rischio per i depositanti, essendo la BCE molto più solida di qualsiasi altra banca commerciale;
  • diminuire l’utilizzo del contante, con conseguente maggiore tracciabilità delle transazioni e riduzione dei costi di emissione e gestione del contante fisico.

Contro

L’implementazione di una Central Bank Digital Currency tuttavia, andando a impattare fortemente sull’assetto preesistente del sistema finanziario, porrebbe alcune nuove sfide e ostacoli da superare:

  • Il problema primario sarebbe rappresentato dal deflusso dei depositi dalle banche commerciali verso la BCE. Le banche infatti svolgono un ruolo fondamentale per il sistema finanziario, prestando fondi a imprese e individui. In assenza di depositi, le banche sarebbero sprovviste di fondi da prestare e quindi si andrebbe incontro ad un possibile nuovo “credit crunch” e ad un aumento del costo del funding che porterebbe molte banche a fallire;
  • La BCE al momento non ha un assetto che le permette di avere interazioni con una vasta platea di depositanti e quindi, nel caso, si dovrebbe dotare di infrastrutture e personale di gran lunga maggiore di quello di cui dispone al momento.
Le CBDC rimpiazzeranno il contante?

Non nel prossimo futuro.

È vero che, ad esempio la Svezia prevede di diventare una società senza contanti entro maggio 2023 o prima, infatti nel 2020 solo il 9% della sua popolazione ha utilizzato denaro fisico. Ma è altamente improbabile che questo drastico cambiamento nelle abitudini di spesa dei consumatori avvenga a livello globale.

I problemi maggiori che, almeno ora non permettono che il cash venga del tutto accantonato sono:

  • che non tutte le persone hanno accesso alla tecnologia;
  • alcune persone semplicemente non riescono ad oggi a modificare l’abitudine dell’uso del denaro fisico;
  • i contanti sono i mezzi di pagamento prediletti per le attività illegali.

Dunque l’utilizzo di contanti continuerà probabilmente a diminuire con il cambiamento delle generazioni, ma è difficile dire quando, o se mai scomparirà. Senza dubbio a livello ambientale e fiscale sarebbe una gran cosa, soprattutto pensando al periodo che stiamo vivendo.

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