Contatta la Redazione

E’ possibile comprare Bitcoin in tabaccheria? Ecco come fare

È possibile comprare Bitcoin in tabaccheria? Scopriamo quali sono le modalità di acquisto dei Bitcoin in tabaccheria. Ecco come fare.

Nonostante la crisi del settore, le criptovalute continuano ad attrarre molti investitori. Il motivo è in fondo facilmente spiegabile: terminato il periodo negativo, i trader pensano che gli asset virtuali assumeranno un ruolo sempre più centrale nella nostra vita di ogni giorno, in particolare sotto forma di metodo di pagamento. In effetti, ci sono molte testimonianze in tal senso, a partire dal recente accordo tra Binance Gift Card e MrPay, grazie al quale il Bitcoin potrà essere acquistato non solo in rete, ma anche offline, ad esempio nelle tabaccherie.

Comprare Bitcoin si appresta a sbarcare nelle tabaccherie

La partnership tra Binance Gift Card e MrPay è stata siglata il passato mese di aprile. Per effetto di quanto concordato tra le controparti, sarà possibile utilizzare le carte dell’exchange di criptovalute per acquisire asset virtuali, a partire naturalmente dall’icona attribuita a Satoshi Nakamoto, in circa 5mila punti vendita disseminati lungo l’intero territorio nazionale.

In particolare, per poterlo fare saranno messi a disposizione dei distributori automatici, ATM, in cui gli interessati potranno convertire un determinato importo in euro nel token preferito, utilizzando allo scopo il metodo di pagamento desiderato. Anche in contanti, naturalmente restando all’interno dei paletti indicati dalla legge in tema di tracciamento delle risorse finanziarie.

Il procedimento per comprare Bitcoin nei punti vendita MrPay

Il procedimento da espletare per poter portare a termine l’operazione è molto semplice, quindi, alla portata anche di coloro che non sono particolarmente portati per le nuove tecnologie. Una volta indicato l’importo, infatti, si riceverà un codice a 16 cifre che potrà essere utilizzato sul sito istituzionale di Binance oppure sull’app dello stesso scambio di criptovalute. Il vantaggio di questa procedura, oltre alla evidente semplicità, è da ravvisare nella convenienza: sono infatti escluse in partenza commissioni di qualsiasi genere.

L’accordo tra Binance e MrPay rappresenta un ulteriore passo nella direzione di una adozione di massa degli asset virtuali, pronosticata ormai da tempo. Tanto da essere salutato da Lorenzo Capone, Head of Marketing and Business Development dell’Exchange, come un passo in avanti nell’offerta di soluzioni vantaggiose per la conversione di valuta fiat in digitale.

L’adozione di massa è sempre più vicina

Il mercato crypto è in affanno ormai da molto tempo, nonostante i segni di ripresa evidenziati da Bitcoin nel corso delle ultime settimane. Nonostante ciò, l’utilizzo di valuta virtuale è sempre più apprezzato da un gran numero di persone di ogni parte del globo.

In particolare, il gradimento nei suoi confronti è evidente nelle zone del mondo colpite in maniera molto forte dall’inflazione. Il surriscaldamento dei prezzi, infatti, colpisce con grande forza il valore d’acquisto di salari e pensioni, in particolare quelli delle classi popolari. Molti lavoratori e pensionati, quindi, hanno deciso ormai da tempo di convertire i propri emolumenti in valuta digitale, meno esposta all’inflazione. Preferiscono cioè correre il rischio di un deprezzamento sul mercato, piuttosto che sottoporsi alle forche caudine di livelli inflattivi che si stanno alzando in maniera preoccupante.

Un atteggiamento che si è fatto sentire particolarmente in America latina, ove l’inflazione è da decenni una vera e propria piaga. In Paesi come la Colombia, il Venezuela e l’Argentina, quelli più esposti in tal senso, è ormai molto elevato il numero delle persone che non appena percepiti stipendi e pensioni li convertono in Bitcoin o altro token. Un successo sempre più evidente, che ha spinto non poche società specializzate in analisi finanziarie a indicare come ormai prossima l’adozione di massa delle criptovalute. Proprio per questo motivo molti governi di ogni parte del mondo stanno mettendo in cantiere un quadro legislativo in grado di fornire garanzie ai consumatori. A partire dall’Unione Europea, che proprio di recente ha approvato il MiCA (Markets in Crypto Asset), il nuovo regolamento al quale dovranno ispirarsi tutte le aziende del settore nel corso dei prossimi anni.

Facebook
Twitter
LinkedIn
Pinterest
Pocket
WhatsApp