Finalmente, lo Stato italiano ha dato il via ad un’iniziativa più funzionale ed efficace per consentire alle famiglie a basso reddito di poter diventare autonome a livello energetico. Non si tratta di bonus economici (che sono d’aiuto, ma comunque fini a se stessi) ma di un vero a proprio fondo che consente alle famiglie con più difficoltà (che, diciamolo, in Italia non sono poche) di poter usufruire dell’energia rinnovabile, risparmiando sulle bollette e contribuendo alla salute del pianeta. Nei prossimi paragrafi ti parleremo del Fondo Nazione Reddito Energetico, gestito dal GSE (Gestore Servizi Energetici) e di come tu puoi accedere per garantirti la tua parte e avere il tuo impianto fotovoltaico.
Reddito Energetico Nazionale: cos’è
Si tratta di un finanziamento pubblicato dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e regolato dal Decreto Ministeriale dell’8 agosto 2023. Il fondo si pone l’obiettivo di aiutare le famiglie italiane il cui reddito non supera una determinata soglia a installare nella propria casa un impianto fotovoltaico di potenza inclusa tra i 2kW e i 6kW e di utilizzare l’energia prodotta per l’autoconsumo. La quota di energia prodotta e non consumata dalla famiglia è resa al GSE per 20 anni.
Le risorse che il finanziamento mette a disposizione ammontano a 200 milioni di euro. Il Decreto stabilisce una prima ripartizione di queste risorse. Infatti:
- L’80% del fondo è da destinarsi alle regione del Centro-Sud e alle Isole Maggiori – Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia;
- Il 20% delle risorse va destinato alle altre regioni e province autonome.
E non finisce qui. Infatti, all’articolo 4, il Decreto Ministeriale afferma che il fondo può essere incrementato attraverso la partecipazione volontaria di amministrazioni centrali, regioni, province autonome, enti e organismi pubblici, organizzazioni non profit e altre risorse che provengono dalla programmazione di fondi strutturali e di investimento europei.
A chi è rivolto
Possono accedere al fondo e presentare domanda le persone fisiche che appartengono a nuclei familiari in condizioni di disagio economico. Si rivolge, dunque, alle famiglie con ISEE:
- Inferiore a 15.000 €;
- Inferiore a 30.000 € – nel caso di nuclei familiari con almeno 4 figli a carico.
Inoltre, occorre che la persona fisica abbia:
- Titolarità di valido diritto reale – su coperture e/o superfici di edifici, unità immobiliari e/o relative pertinenze, su aree e spazi pertinenziali dove andrà realizzato l’impianto fotovoltaico;
- Contratto di fornitura di energia elettrica a sé intestato – delle utenze di consumo asservite alle unità immobiliari di residenza anagrafica del nucleo familiare. Questo requisito potrà essere posseduto anche da un altro appartenente al nucleo familiare ai fini ISEE.
L’agevolazione è concessa una tantum. Questo vuol dire che ogni soggetto destinatario può presentare solamente una domanda per ottenere l’agevolazione.
Interventi ammessi
Gli interventi che possono essere effettuati attraverso il ricorso ai fondi previsti dal Reddito Energetico riguardano l’installazione di impianti fotovoltaici a uso domestico e in assetto di autoconsumo. Gli interventi non devono riguardare impianti già attivi o già installati. Inoltre, gli impianti fotovoltaici, come abbiamo già specificato nel paragrafo precedente, devono essere collegati ad utenze di consumo per cui sia attivo un contratto di fornitura di energia elettrica intestato ad uno dei soggetti che fanno parte dello stesso nucleo familiare.
Al fine di poter realizzare impianti fotovoltaici usufruendo delle agevolazioni, occorre che gli interventi:
- Comprendano, per almeno 10 anni, polizza assicurativa multi-rischi, servizio di manutenzione e servizio di monitoraggio delle performance dell’impianto;
- Siano effettuati su coperture e/o superfici di edifici, unità immobiliari e/o relative pertinenze di cui il soggetto beneficiario è titolare di un valido diritto reale;
- Prevedano una potenza degli impianti compresa tra 2kW e 6kW;
- Prevedano che gli impianti risultino censiti sul sistema GAUDI di Terna con il GSE come “Utente del Dispacciamento” e il “Ritiro Dedicato” come regime commerciale di cessione dell’energia;
- Devono essere collegati a punti di connessione in prelievo (POD) a cui non siano già connessi altri impianti di produzione di energia elettrica;
- Devono alimentare l’unità immobiliare purché accatastata nel gruppo A, escluse quelle accatastate come A1, A8, A9, A10;
- Non devono essere realizzati per soddisfare la quota d’obbligo rinnovabile, anche in caso di ristrutturazioni rilevanti degli edifici di cui all’art. 26 del D. Lgs. 199 del 2021.
Come richiedere il Reddito Energetico 2024
La prima cosa che dovrai fare per accedere al fondo del Reddito Energetico è:
- Registrarti all’Area Clienti GSE e accedere al portale REN – Reddito Energetico Nazionale;
- Sul menu orizzontale in alto alla pagina, clicca su Servizi → Fotovoltaico;
- Scorri in basso e clicca su “Reddito Energetico Nazionale”;
- Clicca su “Documenti” e scarica la richiesta di accesso al contributo (Clicca qui e scarica subito la domanda).
Per compilare la tua domanda, è fondamentale che anche il professionista che installerà il tuo impianto sia iscritto al portale GSE. Per fare questo sarà sufficiente ripetere i punti 1, 2, 3 e 4 sopracitati e scaricare la richiesta di iscrizione al Registro dei Soggetti Realizzatori (scarica subito la richiesta di iscrizione al Registro). Qui, si dovranno inserire i dati della fornitura elettrica e dell’impianto fotovoltaico indicando le spese ammissibili e la potenza dell’impianto.
A questo punto potrai procede con l’invio della tua domanda e caricare nelle varie sezioni:
- Documento di riconoscimento dei soggetto beneficiario – anche in caso di delega a soggetto terzo. Quest’ultimo dovrà registrarsi all’area clienti GSE come “utente” e selezionare, tra gli operatori, la persona fisica per cui sta richiedendo il beneficio, dalla sezione “per altri” nell’Area Clienti;
- Documento di riconoscimento del titolare ditta/legale rappresentante/procuratore del soggetto realizzatore;
- Dichiarazione Sostitutiva di Atto Notorio (DSAN) precompilata, firmata da entrambi i soggetti.
Energia rinnovabile come strategia vincente
Puntare sull’energia rinnovabile attraverso bandi e contributi è una strategia vincente per non soccombere alle trasformazioni globali e per restare competitivi sfruttando le opportunità di crescita economica che lo sviluppo porta con sé. Inoltre, il ricorso alle fonti rinnovabili consentono di aiutare il nostro pianeta e ogni forma di vita che contiene (comprese le 8 miliardi di persone che lo abitano) a resistere e sopravvivere ai violenti cambiamenti climatici che ogni anno sconvolgono la nostra quotidianità (leggi di più sui benefici dell’energia rinnovabile).
Il bando Reddito Energetico Nazionale prevede un fondo di 200.000.000 € da utilizzare nel biennio 2024-2025. Per ciascun anno saranno stanziati 100.000.000 € da utilizzare entro il 31 dicembre 2024 o fino all’esaurimento delle risorse disponibili. Il portale, tuttavia, potrebbe rendere possibile l’accesso nel caso in cui si presentassero rinunce ed esclusioni, per almeno 5.000.000 €. Vuoi scoprire quante risorse sono disponibili in questo momento? Controlla il Contatore del Reddito Energetico in tempo reale.