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Regolamemto MICA: come cambia il panorama delle cripto attività ineuropa

Regolamento MICA : come cambia il panorama delle cripto-attività in Europa? Facciamo chiarezza in merito.

Regolamentare le criptovalute è diventata un’esigenza primaria, soprattutto alla luce dei recenti crac che hanno interessato alcune delle piùimportanti realtà del settore, ovvero Terra (LUNA) e FTX. Crolli che hanno destato clamore non solo per il fatto di aver inghiottito miliardi di dollaridi incauti investitori, ma anche per le modalità che li hanno distinti, coi fondatori delle due aziende, Do Kwon e Sam Bankman-Fried arrestati sullabase di accuse gravissime.

Tra le entità governative che si sono mosse per cercare di indicare un quadro normativo in grado di ridurre i rischi per i consumatori e favorire leaziende crypto che hanno sempre operato in maniera trasparente, c’è l’Unione Europea. L’eurozona, infatti, si è di recente dotata di un nuovoregolamento per l’innovazione finanziaria, il MiCA (Markets in Crypto Assets). Andiamo a vedere di cosa si tratti.

Markets in Crypto Assets: cosa cambia con il nuovo regolamento europeo

Nel passato mese di aprile è finalmente giunto in porto il nuovo regolamento sulle criptovalute che farà da base normativa per l’attività in questionenel corso dei prossimi anni.

Le norme incluse al suo interno sono andate ad occuparsi di una serie di aspetti chiave in questo particolare ambito, ovvero:

  • l’emissione e il commercio di asset virtuali;
  • la vigilanza sulle aziende impegnate al suo interno e le autorizzazioni per poter offrire servizi finanziari;
  • la protezione per i consumatori dell’eurozona;
  • la prevenzione di possibili abusi come quelli che abbiamo ricordato all’inizio.

Le polemiche sul nuovo regolamento

Tra i provvedimenti più importanti che sono stati introdotti nel MiCA occorre sottolineare la presenza del cosiddetto “travel rule”. La regola inquestione, che è già operante per i trasferimenti di denaro tradizionale, andrà ora ad interessare anche quelli in cui sono implicati asset digitali. Pereffetto di quanto disposto, le informazioni sulla fonte dell’attività e sul suo beneficiario dovranno viaggiare con la transazione ed esserememorizzate su entrambi i lati del trasferimento. Una regola tesa con tutta evidenza ad impedire che possano formarsi zone grigie all’interno dellequali evasori fiscali e organizzazioni criminali possano operare indisturbati.

La decisione sulla travel rule ha dato la stura al malumore di alcune aziende crypto, le quali non hanno esitato ad affermare che tale decisione suonapunitiva nei confronti del settore. La regola, infatti, sarà applicata a tutte le transazioni superiori a 1000 euro , che vedranno ad uno dei due latil’impiego dei cosiddetti portafogli non ospitati, ovvero gli indirizzi di portafoglio di cripto-asset di utente privati, nel caso in cui essi interagiscanocon i wallet ospitati gestiti da fornitori di servizi crypto.

Come è del tutto evidente, però, non si tratta di semplice intento persecutorio, ma di una semplice equiparazione ai trasferimenti che implicano ilpassaggio di denaro tradizionale. In effetti non si capisce perché chi sposta quest’ultimo dovrebbe essere monitorato, mentre chi impiegacriptovaluta no.

Mentre sembrano più fondate le rimostranze collegate all’obbligo da parte degli stessi fornitori di servizi collegati agli asset virtuali di fornire datisull’impatto ambientale di questi ultimi. Il tema è all’ordine del giorno ormai da tempo senza che la discussione sul MiCA abbia apportato contributidecisivi in tal senso. In sede di discussione, infatti, il blocco nordico guidato dalla Svezia aveva provato a introdurre il divieto al mining condottocon il meccanismo Proof-of-Work, senza però riuscire a portare a termine l’operazione che avrebbe bandito in particolare il Bitcoin dal vecchiocontinente.

Le prossime tappe

Dopo l’approvazione da parte del Parlamento Europeo, le prossime tappe in vista dell’entrata a regime del regolamento prevedono un tragitto benpreciso. Dovranno infatti seguire l’approvazione finale del Consiglio Europeo e la firma finale dei co-legislatori, con successiva pubblicazione sullaGazzetta Ufficiale dell’Unione Europea, prevista per la fine del prossimo mese di giugno.

A questo punto, l’entrata in vigore avverrebbe a luglio e le disposizioni del MiCA potranno essere applicate 12 mesi dopo la sua entrata in vigore,quindi nel luglio del 2024. Le nuove norme, però, prevedono un regime transitorio, una sorta di paracadute che dovrebbe permettere alle aziendedel settore di prendere confidenza con il nuovo quadro.

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